Mercoledì 21 agosto, presso la Corte Comunale di Narni, si è svolto il concerto dal titolo "L’incantevole energia", tra i prestigiosi eventi in programma quest'anno nel Festival Luci della Ribalta.

Protagonisti della serata sono stati il talentuoso clarinettista Aron Chiesa e l’Abel Quartet, una formazione composta da quattro giovani elementi che già da tempo si stanno affermando sulla scena musicale internazionale. 

Il programma musicale, di notevole difficoltà per le valenze tecnico-musicali in esso contenute, prevedeva due opere di straordinaria bellezza: il Quintetto per clarinetto e quartetto d’archi KV581 di W. A. Mozart ed il Quintetto per clarinetto e quartetto d’archi op. 115 di J. Brahms.  

Il folto ed attento pubblico presente in sala è stato letteralmente rapito dalla maturità interpretativa del giovane clarinettista Aron Chiesa e dal sound fascinoso dell’Abel Quartet. 

Chiesa è riuscito grazie alle sue abilità tecniche, nonché alla sua capacità di intessere dialoghi delicati con gli archi, a tradurre con successo quel rapporto di ‘rivalità fraterna’ (appunto tra il clarinetto e gli archi), che entrambi gli autori avevano considerato nell’elaborazione delle tessiture musicali dei rispettivi brani.

Gli elementi del quartetto d’archi, violino Eunsol Youn, violino Soo-Hyun Park, viola Sejune Kim e violoncello Hyoung Joo Jo, hanno creato suggestive atmosfere gestendo le proprie sortite con cura ed attenzione, producendo un suono avvolgente e calibrandone sapientemente i flussi, risolvendo con evidente professionalità le complessità insite nelle opere affrontate.

Questo meraviglioso concerto, certifica l’elevata qualità dell’offerta della 9a edizione del Festival Internazionale ‘Luci della Ribalta’. La rassegna proseguirà con tanti altri appuntamenti, tra i quali ricordiamo il concerto del prossimo 25 agosto alle ore 21.30 presso la Corte Comunale con arie e romanze d’opera a cura del direttore artistico del Festival M° Anais Lee, ed il Grand Galà del 27 agosto alle ore 21.00 presso il Chiostro di S. Agostino.